Ippovia del Cormor in Friuli Venezia Giulia

Ippovia del Cormor in Friuli Venezia Giulia

La seconda tappa degli itinerari di equiturismo in Italia è in Friuli Venezia Giulia: si tratta dell’Ippovia del Cormor, un percorso collinare di grande bellezza lungo circa 30 chilometri, adatto a tutte le età, che attraversa boschi, parchi, riserve, costeggiando laghi e fiumi, e luoghi di alto richiamo culturale come il Museo Contadino di Fontanabona, e ancora zone archeologiche, dimore storiche e borghi.

Il punto di partenza è nel cuore del Parco del Cormor, a poca distanza da Udine, e si prosegue attraversando il Comune di Tovagnacco, famoso per le sue ville e per le coltivazioni di asparagi: un borgo con case antiche che merita una breve sosta. La tappa successiva è Tricesimo lungo quella che era denominata Via Aquileia, e dove si possono ammirare storiche dimore come Villa Tartagna Colla. L’itinerario comprende poi Treppo Grande dove sorge un castello medievale e sulla sommità di una collina raggiungibile a cavallo, si trova uno dei punti panoramici più suggestivi della zona. Nel tratto finale della ippovia si sale fino a Buja che è la località più alta della ippovia, circondata da fiumi come il Ledra e piccoli torrenti come il Rio Grande.

L’intero percorso che di fatto si snoda lungo la valle dell’omonimo fiume Cormor, in un alternarsi di valli e colline, dispone di maneggi e stazioni di sosta attrezzate sia per il cavallo che per il cavaliere e le amazzoni, con caratteristici punti di ristoro, casolari, foresterie e agriturismi. E’ bene anche sapere che la strada è prevalentemente sterrata, ideale per i cavalli. 

La caratteristica di questa ippovia è data dall’alternarsi di paesaggi immersi nel verde ed una fauna incontaminata, con scorci di civiltà rurali, palazzi e monumenti. Così come la rete viaria utilizzata per la ippovia che si avvale di strade rurali in terra battuta, in buona parte ricavate attraverso una grande opera di riqualificazione ecocompatibile di stradine d’epoca, solo in minima parte asfaltate (solo 6 km) e collegamenti ben segnalati tra i vari borghi.

Negli ultimi anni è stato anche messo in atto il progetto di un prolungamento della ippovia con un collegamento diretto verso un’area della Slovenia confinante con l’Italia, tra le località di Bovec e Tolmin, lungo il fiume Isonzo.

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